L’opera e il suo sommario
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sommario. Amplissimo,
ac praestantissimo senatori Leonardo Pisauro D. Marci Procuratori (cc.
a2r-a3r); Praefatio ad lectorem (cc. a3v-a4v); [Lemmario etimologico] (pp.
1-318).
l’opera. Il lavoro
lessicografico di Ferrari si svolge in modo autonomo rispetto sia a quello
degli accademici della Crusca
sia al coevo e affine impegno del Ménage.
Pur essendo citate e stimate le due opere, il distacco da esse e il sostegno
di Chapelain, avversario del Ménage, daranno alle Origines, interamente
scritte in latino, una propria fortuna, seppur ridotta. D’altra
parte, nel momento in cui l’autore indica tra i suoi riferimenti Cittadini
e Covarrubias, si dimostra cosciente del genere a cui ascrivere il proprio
lavoro, il cui tratto più originale è nel proposito di considerare e quindi
rivalutare certi dialetti, oltre che di proporre etimologie. Il toscano
diventa pertanto solo una delle possibili varianti linguistiche cui guarda
con interesse (“Mantile [...] at veneti mantile
mensae operimentum appellant, Insubres tovaglia,
toralia; mappulas autem, tovaglioli;
idque ex usu Romano”). Nato a Milano e impegnato a Padova, Ferrari
considera spesso il lombardo
(“corrobia” ‘acqua putrida’, “crovello” ‘mosto’, “vezza” ‘cane’) e
il veneto; quindi distingue venetismi generici (“biscolare [...] veneti
appellant genus ludi”; “bova [...] venetis Euripus, canalis, aquae ductus”;
“bovolo [...] Iidem cochleam appellant”) e termini padovani schietti
(“borenale [...] Vulgo Patavinis dicitur trabs”).
Sulle etimologie pesa in parte la
ricerca costante della base latina del termine col rischio di errori,
soprattutto quando si fanno derivare dal latino voci già segnalate da Ménage come orientalismi. L’autore non può
contare come il Ménage sulle schede di cruscanti del livello del Redi e si
affida a fonti orali, ai lessicografi del Cinquecento, a opere in
quest’epoca insolite per una tavola dei citati come le Navigazioni del Ramusio (da cui attinge per esempio il
turchismo “bazaro. Mercatus,
Nundinae. Vox Turcica. Frequens in navigationibus Rhamnusii”) e il
volgarizzamento dell’Hippiatria
di Giordano Ruffo, opera famosa ma strettamente tecnica e con un uso linguistico
di koinè: si può allora davvero parlare per le Origines di un dizionario mistilingue.
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